Lucchini: referendum lavoratori su accordo, 91.6% di s Hanno votato in 1388 dei 2160 aventi diritto Passa con il 91,6% dei ‘s’ il referendum dei lavoratori della ex Lucchini sull’accordo tra sindacati e Cevital firmato due giorni fa in Comune a Piombino (Livorno). Su 2160 aventi diritto i votanti sono stati 1388, di cui 1266 s pari al 91,6 %, 115 i no (8,3%), con 5 schede nulle e 2 bianche.(ANSA).Siglato a Piombino un accordo sindacale tra le Istituzioni, il Governo, Cevital e le Organizzazioni Sindacali che cambier lo scenario della citt e del comprensorio per i prossimi 100 anni. di Mirko LamiCon l’ingresso dell’algerina Cevital che rileva lo stabilimento siderurgico per costruire una nuova acciaieria che produca acciaio attraverso i due forni elettrici, l’avvio di una piattaforma logistica e agroindustriale, immagino uno scenario del territorio della Val di Cornia, completamente mutato dall’attuale.Secondo quanto dichiarato dalla Cevital, il settore ACCIAIO, sar dislocato tutto dove attualmente abbiamo i treni di laminazione in zona ?Ischia di Crociano?, in modo da avere una produzione di acciaio tutta in linea come avviene nella maggior parte degli stabilimenti siderurgici e che partir dalla fusione attraverso i forni elettrici per passare alla solidificazione nelle colate continue e poi alla trasformazione in prodotti finiti come le rotaie o semiprodotti come barre, tondino attraverso i treni di laminazione.Cevital per vuol occuparsi di altri settori che per noi sono la diversificazione da una monocultura dell’acciaio vissuta sin dai tempi degli Etruschi. Per avviare questi settori, Cevital ha bisogno di spazi e noi avremmo bisogno (urgente) di estirpare e quindi bonificare quei capannoni (vecchia acciaieria, cokeria e altoforno, compreso il treno delle rotaie) adiacenti alla citt e che hanno dato di che vivere a tutti noi ma che oggi non servono pi e con il tempo diventano pericolosi perch cadono a pezzi.Cevital intende avviare una piattaforma agroindustriale che permetter la lavorazione di zucchero, un fondaco da cui saranno smistati i succhi di frutta nel mediterraneo, lo stoccaggio di metanolo ed etanolo ed altro ancora.Grazie per alla disponibilit di soldi pubblici, circa 230 milioni di euro,e la giusta combinazione con l’Accordo di Programma, hanno fatto in modo di un ampliamento del porto con banchine che hanno una profondit di 20mt e che rendono il porto di Piombino uno dei pi importanti del Mediterraneo e che traccia le direttrici che abbiamo sempre avuto ma non mai sfruttate, delle autostrade del mare che si dirigono una alle porte dello stretto di Gibilterra, l’altra al canale di Suez. Oggi, grazie a questo, ci sono altri interessi che girano intorno a noi a cui interessa la logistica portuale proprio per come il porto si offre grazie al ridisegno e utilizzo di quelle aree, nato certamente dal progetto di portare a Piombino la Concordia adagiata all’Isola del Giglio, per essere smantellata e che oggi permetter l’avvio di altre attivit industriali; un cantiere per l’assemblaggio e imbarco di grattacieli energetici per l’estrazione di gas e petrolio della General Eletric -Nuovo Pignone e l’insediamento del primo polo italiano per la demolizione navale controllata che vede Saipem alla capofila di una Newco e che prevede, dopo la costruzione di un bacino, la demolizione di navi militari a partire dal giugno 2016.Ecco , se questo il quadro io immagino tale scenario: non avremo pi quei fumi bianchi che uscivano dal raffreddamento del cok della cokeria, o le fumate rosse di qualche anno fa, o l’odore di uova marce che avvolgeva la zona del Cotone-Poggetto, vedremo invece capannoni illuminati a giorno durante le ore notturne, navi che in rada attendono di caricare i moduli della General Elettric, navi che arrivano e ripartono con il loro carico di succhi di frutta, di rotaie, finalmente la strada 398 che ci unisce al resto dell’Europa, il treno commerciale che arriver sulle banchine, il treno civile che ci collegher a Campiglia o alle stazioni di Pisa o Grosseto dove poi potremmo prendere i treni veloci, magari un collegamento con l’aeroporto di Pisa, una attrazione turistica acquatica che potrebbe partire dall’attuale altoforno e collegarsi con chiss quale attrazione dove ora sorge la centrale Enel di Tor del Sale, le navi da crociera che portano turisti a Populonia, Baratti, ma anche nei nostri paesetti della Val di Cornia, quindi servono strutture ricettive adeguate che portano lavoro.Insomma, io vedo queste potenzialit che possono far rinascere e rilanciare la nostra zona. Chiaramente solo una mia immaginazione e quindi rimanere con capannoni che cadono a pezzi come accade a Bagnoli, con le navi da crociera che nelle migliori condizioni vengono per una giornata e poi scappano in altri siti, rimarremmo con le navi militari da demolire, le navi della General Elettric e niente pi. oppure convertirsi, come mi auguro, in realt .Intanto l’attuale concretezza, grazie alla tenacia delle organizzazioni sindacali, ha modificato un pensiero aziendale che intendeva lasciar fuori alcuni lavoratori, invece adesso rientreremo tutti. Ora, che Cevital ha scelto (forse per pressioni trasversali) di lasciar perdere il ritorno all’altoforno e concentrarsi su forni elettrici, il lavoro di tutti continua e si deve concentrare per trovare soluzioni per i lavoratori e le lavoratrici delle imprese e dell’indotto che avranno pi possibilit se il motore trainante della grande fabbrica riparte, sapendo che serve del tempo e che ognuno deve fare il massimo per cercare soluzioni attraverso ammortizzatori sociali, formazione e passaggi a imprese che si occuperanno di demolizione, bonifiche e ricostruzione.Nella nostra Toscana, mentre abbiamo il 70% dei contratti a termine sulla costa che va da Orbetello a Massa Carrara e l’esatto contrario cio il 70% dei contratti a tempo indeterminato all’interno della Regione, si hanno aziende che rischiano o intendono chiudere, come la Smith di Volterra, la FlorAmiata, il People Care di Guasticce, poi abbiamo gli Accordi di Programma di Piombino, Livorno, Massa Carrara ( e dovremmo pensare qualcosa di simile per la provincia di Grosseto con i suoi prodotti agroalimentari) che attraverso una parte di risorse pubbliche possono portare investimenti privati.Spero che tale mia immaginazione si realizzi e non resti un sogno nel cassetto. Piombino adesso ha tutte le caratteristiche per poter ripartire proprio dal produrre acciaio, sta agli Algerini della Cevital, mantenere le promesse e investire come hanno dettagliatamente scritto nel loro piano industriale.Mirko Lami CGIL ToscanaLucchini: firmato accordo Cevital-sindacati. Lami (Cgil), nuovo scenario prossimi 100 anninotizia del 3 giugno 2015ÿ seraE’ stato raggiunto e siglato poco fa in Comune a Piombino (Livorno) l’accordo tra Cevital e sindacati nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm che consentir il via libera definitivo all’acquisizione della ex Lucchini da parte del gruppo algerino.All’incontro erano presenti anche il sindaco Massimo Giuliani e l’assessore regionale uscente al Lavoro Gianfranco Simoncini, insieme al commissario Piero Nardi. Domani si terranno le assemblee in fabbrica con i lavoratori, mentre al termine delle assemblee subito previsto il referendum che si concluder poi alle 12 di venerd. La firma di oggi segue la tre giorni di trattative della settimana scorsa al Mise durante i quali sono stati messi a punto i principali punti dell’accordo che riguarda i 2.200 lavoratori delle acciaierie piombinesi. (ANSA).Lucchini: Lami (Cgil), nuovo scenario prossimi 100 anniE’ un accordo storico per Piombino perch cambia lo scenario dei prossimi cento anni dell’intero comprensorio di Piombino E’ il commento di Mirko Lami, segretario della Cgil Toscana sul’accordo firmato oggi tra sindacati e Cevital per Lucchini. Il lavoro inizia adesso: c’ – ha aggiunto – da seguire passo passo passo l’accordo di programma e dare lavoro prima possibile a quei lavoratori che staranno in cig ma potranno lavorare a bonifiche e alla costruzione delle nuove acciaierie.(ANSA).Lucchini: Regione Toscana, riassunzione tutti lavoratoriL’accordo fra Aferpi, questo il nuovo marchio delle acciaierie rilevate da Cevital, e le organizzazioni sindacali, stipulato oggi a Piombino d il via libera alla firma definitiva, che avverr entro pochi giorni, per l’acquisto dello stabilimento ex Lucchini da parte di Cevital. Lo spiega, esprimendo grande soddisfazione l’assessore alle attivit produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini. La stipula dell’accordo, aggiunge, permette di arrivare alla completa riassunzione di tutti i lavoratori e la copertura dei diritti dei lavoratori. Grazie all’impegno di Cevital, al senso di responsabilit dei lavoratori ed al sostegno delle istituzioni locali,regionale e nazionale – aggiunge Simoncini – si riusciti a dare un futuro ad uno dei pi importanti siti produttivi italiani, che solo alcuni mesi fa sembrava, a molti, senza speranza. La prossima settimana inoltre dovrebbe essere firmato l’accordo di programma per le bonifiche, definito un ulteriore importante tassello dell’operazione e risultato del positivo confronto tra Cevital ed istituzioni. La Regione – prosegue Simoncini – che con l’impegno costante e continuo del presidente Rossi ha contribuito a creare le condizioni perch Piombino tornasse a produrre acciaio, continuer a seguire con grande attenzione gli sviluppi della vicenda. E con il Governo nazionale e il Comune porter avanti una attivit di monitoraggio costante dell’accordo.(ANSA).ÿFirma con Cevital al Ministero, Mirko Lami (Cgil Toscana): ?Ci sono le basi per rilanciare Piombino. Ri-assunti i lavoratori ex Lucchini? ?Finalmente i lavoratori ex Lucchini di Piombino avranno la garanzia di essere tutti assunti entro fine 2016 e con gli elementi del Contratto Nazionale dei metalmeccanici. Come ogni trattativa, sono stati lasciati alcuni punti che saranno riaffrontati alla data della prima colata di acciaio. Il lavoro fatto in sinergia tra la Confederazione e la categoria ha portato a questi risultati?: il commento di Mirko Lami (segreteria regionale Cgil Toscana), dopo la firma del verbale di accordo con Cevital al Ministero. Aggiunge Lami: ?Un grosso contributo anche arrivato dalla stretta collaborazione tra confederazione e istituzioni della Regione Toscana e del MiSE. Siamo di fronte al futuro innovativo del comprensorio che, per la prima volta nella storia della citt , si indirizza su una diversificazione auspicata da anni. Come previsto, nei prossimi giorni ci saranno le assemblee dei lavoratori e il referendum per convalidare la firma sul verbale di riunione e tramutarlo in accordo sindacale. Ora ci possono essere davvero le basi per rilanciare il comprensorio di Piombino?. L’incontro con Cevital, precisa il sindacalista, ? stato un ‘tour de force’, terminato alle ore 3 di venerd con un risultato che non sembrava cos scontato, ma che contiene il contratto nazionale, la mensa, la Cassa Mutua integrativa per gli iscritti, gli scatti di anzianit , le maggiorazioni notturne superiori al CCNL ma soprattutto contiene l’assunzione di tutti entro dicembre 2016 e di conseguenza l’opportunit di lavoro?.Lami tocca anche altre due importanti vertenze: quella della Smith di Saline di Volterra e quella della People Care di Collesalvetti. ?Questa settimana stata piena di incontri con il MiSE per cercare di salvare i lavoratori ed il lavoro. Il primo incontro avvenuto marted per la Cevital, ma terminato nel tardo pomeriggio, senza nulla di concreto. Poi mercoled mattina siamo ripartiti per incontri con Cevital che si sono prolungati nel pomeriggio, ma senza niente di concreto. Nel tardo pomeriggio di mercoled c’ stato il primo incontro al MiSE per la Smith di Saline di Volterra, da cui scaturito che, entro la met di giugno, l’AD porter in sede ministeriale un Piano Industriale che abbia solidit e capacit ?. Quanto al caso-People Care, Lami spiega: ?Gioved mattina si aperto un confronto, sempre al MiSE, sulla People Care di Collesalvetti ma anche qui, nonostante un successivo incontro nel pomeriggio, niente di fatto. Solo degli abboccamenti da parte di una azienda, e che devono essere verificati?. COMÿ
88 8 minuti di lettura