Marted 20 maggio si svolta a Marina di Massa presso lIstituto Alberghiero ?G.Minuto? la 3ø Festa Provinciale di Liberet che ha avuto come filo conduttore il tema dellinformazioneÿ come cambiata e sta cambiando.ÿAlla Festa hanno partecipato oltre 100 persone che hanno seguito con attenzione gli interventi degli ospiti.ÿNellintroduzione , Nino Del Freo, segretario organizzativo dello SPI di Massa-Carrara, ha sottolineato limportanza che ha Liberet per lo SPI, la rivista veicolo dinformazione, luogo di confronto tra generazioni, strumento di lavoro per le nostre Leghe. Ha poi ricordato limpegno per aumentare gli abbonamentiÿ a Liberet ed ha concluso dicendo che gi Di Vittorioÿ pens allimportanza dellinformazione realizzando ? Il Pensionato? di cui Libert il legittimo erede.ÿNel saluto di Orlando Triacca, segretario generale dello SPI, ha ricordato i veloci cambiamenti che si sono avuti nel campo dellinformazione in poco tempo con lavvento del digitale. Questa rivoluzione ha, nei fatti, accentuato la frattura generazionale visto che il 90% dei giovani usano internet contro il 30% degli anziani. Dovremo colmare questa divario se vogliamo che le generazioni si parlino, noi dobbiamo fare la nostra oparte formando i nostri attivisti. Triacca ha concluso ribadendo limportanza e lindispensabilit della nostra Rivista assieme allimpegno per laumento del numero degli abbonati.ÿGiovanna Mezzana, giornalista del Tirreno, ha affermato che la rivoluzione digitale stata allinizio sottovalutata dagli addetti ai lavori e dalla politica, e non stato compreso che anche il ruolo dellinformazione e dei giornali in particolare doveva cambiare registro. I grandi quotidiani hanno allora iniziato a organizzare dei siti web che informano il lettore in tempo reale, raggiungendo centinai di migliaia di lettori. Di pari passo cambiava anche il ruolo dei giornali dai quali i lettori non chiedono pi di essere informati, a questo supplisce il sito web, ma vedono i giornali come strumenti di servizio.ÿA questo proposito ha rammentato una rubrica che cura per il suo giornale e che si occupa dei problemi del lavoro dando risposte ai lettori; ebbene sta avendo un grande successo. Il ruolo quindi anche di Liberet diventa, in questa ottica importante: una rivista come strumento di propaganda sindacale e al tempo stesso strumento di servizio per i nostri lettori.ÿLintervento della professoressa Isabella Ceravolo, si concentrato sul rapporto che i nuovi mezzi di comunicazione hanno sui giovani e sulla loro crescita. Il cambiamento stato totale sia sul versante dellaÿ socializzazione che su quello della formazione, mutando anche il significato di certi valori.ÿIl concetto e il significato di amicizia ha rappresentato per anni un qualcosa di personale e intimo, oggi con Facebook si richiede e si da lamicizia con un clic perdendoneÿ il valore, lo stesso concetto vale per la parola libert che un concetto molto complesso che attiene alla sfera sociale e che oggi viene identificato nella rete come espressione massima.ÿSi semplificano quindi concetti base che modificano anche i modi della percezione e il grosso rischio che stiamo correndo , e i giovani in particolare, quello di banalizzare concetti che sono fondanti della nostra societ . E una sfida che per noi tutti, e perÿ gli insegnanti in particolare che hannoÿ la responsabilit della crescita dei giovani, se non vogliamo che insieme alla diffusione della rete si diffondano dei valori approssimativi e spesso fuorvianti. Una rivista come Liberet ha quindi un importanza duplice che quella di non far perdere il filo della memoria e quella di capire, restando in connessione, con i nuovi mezzi dinformazione.ÿPaolo Gozzani, segretario generale della CGIL di Massa-Carrara, ha sottolineato come i nuovi strumenti dinformazione, hanno investito anche il mondo della politica e dello stesso Sindacato. Vi ormai una personalizzazione di tuti gli aspetti della vita sociale e politica, il concetto delluomo solo al comando;ÿ la rappresentazione mediatica che viene data ad esempio del Presidente del Consiglio quella di una persona che ha nelle sue mani le chiavi per risolvere ogni situazione, saltando ogni mediazione, non riconoscendo i corpi intermedi della societ che hanno caratterizzato il progresso sociale ed economico delle societ occidentali.ÿAnche lultimo Congresso della CGIL stata loccasione per ribadire questa impostazione, i mass-media non hanno parlato dei contenuti delle proposte che sono state avanzate, ma quasi esclusivamente del confronto tra i leaders. Questo un danno per la democrazia e la dimostrazione che i responsabili dellinformazione stanno giocando un ruolo molto pi incisivo, rispetto al passato, nel determinare le scelte della politica, banalizzando e riducendo ad uno le contraddizioni della nostra societ . Ed per questo che tutta la CGIL , SPI compreso, devono utilizzare tutti gli strumenti disponibili dellinformazione e in questa visione il ruolo di Liberet assume un posto di rilievo, non solo per gli anziani abbonati, ma anche per tutta la societ .ÿLe conclusioni di Claudio Bicchielli, segretario regionale dello SPI, sottolineando ÿ limportanza dellinformazione nel mondo contemporaneo, ha evidenziato la situazione in cui ci troviamo. Abbiamo una base di iscritti molto vicina ai 70 anni e che spesso non sono in grado di accedere con regolarit ai mezzi informatici , mentre i ?nuovi pensionati? che negli ultimi anni lavorativi hanno usato i mezzi informatici e quindi ne hanno maggiori dimestichezza ; una generazione di frontiera che necessita di mezzi di comunicazione diversificati.Il nostro sito regionale sar ristrutturato e reso pi facilmente accessibile, mentre lo strumento cartaceo continuer ad avere una sua valenza e Liberet avr un ruolo da protagonista. Aumentare il numero degli abbonati deve diventare un obiettivo politico di ogni Lega n pi n meno come quello della crescita degli iscritti , e sono due aspetti della stessa medaglia. Abbiamo 17.000 abbonati in Toscana, siamo la terza regione per numero assoluto di abbonati e la seconda in proporzione ai nostri iscritti, un buon risultato che abbiamo consolidato negli anni, ma che dobbiamo migliorare e vi assicuro non un impresa impossibile, in fondo 12? allanno una cifra sostenibile quasi per tutti.ÿLimpegno quindi da parte delle Province e delle Leghe dovr quindi essere quello , da un lato, ?alfabetizzare? al linguaggio informatico i nostri attivisti, dallaltro, promuovere ed diffondere la nostra Rivista. Organizzeremo quindi dei corsi di formazione per i nostri iscritti, per poter lavorare in web poich riteniamo indispensabile che ogni Spi provinciale si doti di un sito sul quale veicolare le nostre iniziative e fungere anche da strumento per la nostraÿ attivit sindacale. E importante anche lavorare sul territorio essere cronisti per conoscereÿ la nostra gente, i suoi problemi per tentare di dare una risposta e per ricreare quel legame sociale che si andato via via sfilacciando tanto che il pensionato, il disoccupato o il cassintegrato si trova spesso solo ad affrontare problemi immani.ÿUtilizzare quindi anche la leva dellinformazione per promuovere lo SPI e la CGIL, oggi strumenti indispensabili per invertire una tendenza economico-sociale che penalizza i settori deboli della nostra societ e che noi abbiamo lambizione di rappresentare.
57 5 minuti di lettura