Francesco, qui siamo alla fine. Fai qualcosa. E’ quanto dice in un video, di cui oggi stata diffusa un’anticipazione, uno degli operai della Lucchini di Piombino. Il video curato da Klaus Davi e dalla Cgil Toscana sar consegnato al Papa, ma anche a tutti i deputati, senatori, nonch alla presidente della Camera Laura Boldrini. Nel video alcuni operai dell’acciaieria di Piombino si appellano al Santo Padre affinch salvi dalla morte la loro impresa. Si parte da Paolo Tempini, che supplica: Gradirei, vorrei, pregherei che il Papa intercedesse per le acciaierie. Poi c’ Andrea Galli , che chiede a Papa Francesco di prendersi a cuore la vicenda: siamo disperati, non c’ persona migliore. Dario Giannaneschi afferma: Francesco, qui siamo alla fine di un percorso. E chiede al Pontefice di prendere in mano la situazione e coinvolgere tutte le parti politiche. Giuseppe Garito chiede a Bergoglio di pregare anche per noi perch saremo i nuovi poveri del futuro, saremo i disperati. Poi Salvatore, che ammette che una parola di conforto da lui sarebbe importante per tutti. E si chiude con Francesco Masangui, che auspica una preghiera per una zona che rischia di morire e 4.500 persone che rischiano di essere mandate a casa, una bella fetta di patrimonio culturale e lavorativo che se ne va.E intantoÿun operaio di 54 anni dell’ acciaieria, Paolo Francini, ha annunciato oggi in una lettera inviata alla stampa uno sciopero della fame per due giorni davanti ai cancelli dello stabilimento per chiedere un intervento diretto del governo per mantenere in vita l’altoforno. Dalla met della prossima settimana, mercoled o gioved, esaurito il minerale, l’altoforno cesser di colare e sar ‘caricato in bianco’ fino alla sua fermata definitiva che avverr tra 20 o 30 giorni. Io ho 54 anni, dal 1980 lavoro in quello stabilimento, adesso non me la sento proprio di trascorrere il periodo di Pasqua a casa, tra colombe e scampagnate come se nulla stesse accadendo – scrive nella lettera Francini -. Ho deciso quindi di trascorrere questi giorni davanti alla portineria della Lucchini, dalle 8 del giorno di Pasqua fino alle 8 di marted 22 aprile, in modo ininterrotto, facendo lo sciopero della fame. Questo come forma di protesta contro il Governo, ma anche per dire a me stesso, ai miei colleghi di lavoro e ai sindacati che non giunto il momento di innalzare la bandiera bianca ma quella della mobilitazione e della lotta. La nostra volont deve essere pi forte della decisione politica di uccidere le nostre speranze. (ANSA)
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