Un saldo attivo import-export pari a 77 miliardi di euro, 278 mila imprese, 1,4 milioni di addetti, 75 miliardi di pil. E’ l’Italia dei 100 distretti, cos come emerge dal Rapporto 2014 che Unioncamere ha presentato oggi. Dallo studio emerge un mondo vivace, che registra un leggero, ma incoraggiante, cambiamento di clima. Rispetto al 2013, infatti, la percentuale di imprese che indica un possibile incremento delle principali variabili economiche maggiore di quanto rilevato alla fine del 2012 e superiore anche la quota di chi prevede una crescita del fatturato e dell’occupazione. A trainare sono soprattutto le vendite sui mercati internazionali: il 52,5% delle aziende distrettuali prevede, infatti, un aumento degli ordini esteri (alla fine del 2012 tale percentuale si attestava al 37,4%). Malgrado questi segnali, l’incertezza comunque resta diffusa: solo il 13% delle imprese infatti ritiene che il distretto di appartenenza nell’arco dei prossimi tre anni avr superato definitivamente la fase critica. Unioncamere, in occasione del Rapporto 2014, ha anche messo a punto la classifica delle performance dei distretti: la medaglia d’oro va al Metadistretto alimentare Veneto, area di eccellenza del pandoro e del vino, del mandorlato e dei formaggi. Sul podio vanno anche il distretto pelli, cuoio e calzature di Valdarno Superiore e quello tessile-abbigliamento di Empoli. Tra i primi venti ben 18 sono localizzati al Centro-Nord e solo due al Sud: spiccano nettamente i settori dell’agroalimentare e della moda, cio il made in Italy pi apprezzato all’estero. La proiezione sui mercati internazionali delle filiere distrettuali ha il suo fondamento in quella cultura del produrre fatta di qualit , genialit , tradizione che nessuno potr mai imitare, perch ha valori fondanti nel territorio e nei saperi locali, che la globalizzazione esalta anzich distruggere, ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. Ma nelle filiere lunghe come in quelle a chilometro zero, il territorio potr continuare a rappresentare un forte vantaggio competitivo solo a patto che le aziende vi riescano ancora a trovare una risposta rapida ed efficace alle proprie istanze: in termini di servizi avanzati, ricerca, innovazione, formazione, strumenti finanziari, fornitori specializzati.(ANSA).
35 minuto di lettura