Libera la natura si rimette in corsa con la staffetta sui beni confiscati, calpestando quello che un tempo era il potere economico dei mafiosi, oggi restituiti alla collettivit . Parte infatti la quarta edizione di Libera la natura promosso dal Gruppo Sportivo del Corpo Forestale dello Stato e da Libera. Un viaggio nell’Italia liberata dalle mafie, dalla Toscana alla Sicilia con tappe nel Veneto e in Basilicata e conclusione a Lampedusa, con il coinvolgimento di oltre 2.000 ragazzi delle scuole medie italiane, dal nord al sud del nostro Paese, protagonisti in una giornata di sport e di educazione. Ogni tappa prevede una mattinata di sport, sui quei terreni strappati alla prepotenza criminale e mafiosa, la cui liberazione viene festeggiata con una staffetta di corsa. Prima dell’evento, gli studenti incontreranno gli uomini e le donne del Corpo Forestale per una lezione di educazione ambientale. Successivamente i campioni del Gruppo Sportivo del Corpo forestale dello Stato che hanno scelto, insieme a tanti altri, la via pulita dello sport, parleranno ai ragazzi del significato dell’importanza dell’etica sportiva e del valore di praticare lo sport pulito e di una sana alimentazione. Prima tappa il 4 aprile con la staffetta sui terreni dell’azienda agricola di Suvignano, a 15 chilometri da Siena, sequestrata nel 1994 e confiscata nel 2007. Poi si viaggia verso la Sicilia, in provincia di Catania, presso i terreni della cooperativa sociale Beppe Montana-Libera terra. Il 16 maggio per la prima volta in Basilicata, a Scanzano Ionico, nell’ex lido Lo squalo beach sequestrato alla criminalit nel settembre 2011. Il viaggio estivo di Libera la natura si concluder in Veneto a Erb, in provincia di Verona, nella base scout Airone, bene confiscato nel 1993. Tappa finale obbligata a settembre con una iniziativa speciale all’insegna dello sport, integrazione, pace e legalit nell’isola di Lampedusa. (ANSA).
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