Comportamento antisindacale: il tribunale di Pistoia condanna un’azienda del posto che produce tessuto non tessuto e che attualmente d lavoro a 34 dipendenti a riassumere 8 lavoratori, tra cui il rappresentante della rsu, licenziati ingiustamente. Tutto cominciato con una procedura di mobilit ? spiega Michele Gargini, segretario provinciale di Filctem Cgil ? per ristrutturazione aziendale, dove noi avevamo concordato il licenziamento di 8 persone, previo ricorso alla cassa integrazione straordinaria per un anno. In realt ci siamo resi conto in corso d’opera che le motivazioni addotte per il ricorso alla cassa integrazione secondo noi non erano reali, in quanto in questo anno i lavoratori erano costretti a fare addirittura lo straordinario, perch l’azienda, avendo un organico fortemente ridotto aveva questo tipo di necessit . Nonostante questo l’azienda ha provveduto a licenziare, secondo noi con un atteggiamento discriminatorio, perch ha voluto licenziare in tutti modi il nostro delegato, collegandolo con altri lavoratori per la maggioranza iscritti alla Cgil. Siamo quindi ricorsi al tribunale denunciando l’attivit antisindacale e il giudice ci ha dato ragione reintegrando tutti i lavoratori in azienda. Una vittoria per tutti i lavoratori, perch anche facendo le assemblee era voce comune che questa mobilit era mirata al licenziamento del rappresentante sindacale all’interno dell’azienda e un segnale per tutti sul il rispetto delle regole. In questo periodo ? aggiunge Luana Del Bino, responsabile dell’ufficio vertenze della Cgil di Pistoia ? sono aumentati i ricorsi, anche perch la legge Fornero, con l’apertura sui licenziamenti nelle aziende sopra i 15 dipendenti ha fatto emergere licenziamenti che secondo noi sono discriminatori e che quindi abbiamo dovuto contestare. (ANSA).
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