Cinesi denunciano sfruttamento,anche 16 ore al giorno lavoro.In tre si sono rivolti agli uffici del comune.

Tre lavoratori cinesi si sono rivolti agli uffici del Comune di Prato per denunciare le condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti da parte di loro connazionali. Lo rende noto l’assessore comunale pratese all’integrazione Giorgio Silli, ricordando che il primo caso di un lavoratore cinese che ha denunciato il suo datore di lavoro ha portato, a dicembre scorso, alla condanna di una coppia di orientali e spiegando che le nuove tre denunce sono state ricevute tra settembre e pochi giorni fa: proprio l’ultimo orientale che si Š rivolto agli uffici comunali ha dichiarato di lavorare anche 16 ore di fila, dalle 10 alle 2 di mattina, no stop, ogni giorno. In seguito alla campagna contro lo sfruttamento della manodopera clandestina ed in seguito alla denuncia del primo cittadino cinese che si e’ ribellato ai suoi aguzzini – spiega Giorgio Silli – da settembre 2013 altri tre lavoratori cinesi si sono rivolti agli uffici del Comune per denunciare la loro situazione di sfruttamento. L’ultimo proprio 2 giorni fa. Si Š andato formando un rapporto di fiducia con le istituzioni e nello specifico con il comune soprattutto dopo che i datori di lavoro sono stati condannati in primo grado, dando prova che l’Italia Š un paese serio dove lo stato c’Š ed Š forte. Quando si parla di problemi complessi come quello del distretto parallelo cinese – aggiunge -, prima di tutto si deve pensare a decapitare il sistema e colpire i cosiddetti pesci grossi. Solo con le denunce degli sfruttati si potr… continuare a risalire ad i veri responsabili, quindi esorto a fidarsi delle istituzioni e a mettere tutto nero su bianco: non saranno lasciati soli. (ANSA).

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