Nel quarto trimestre del 2013 torna positivo il prodotto interno lordo, che, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, e’ aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed e’ diminuito dello 0,9% nei confronti del quarto trimestre del 2012. Lo rende noto l’Istat. La stima preliminare diffusa il 14 febbraio 2014 scorso aveva rilevato la stessa variazione congiunturale e una diminuzione tendenziale dello 0,8%.Il quarto trimestre del 2013 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al quarto trimestre del 2012. Nel 2013 il Pil corretto per gli effetti di calendario e’ diminuito dell’1,8%. Si segnala che il 2013 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al 2012. La variazione acquisita per il 2014 e’ pari a -0,1%. Rispetto al trimestre precendente, gli investimenti fissi lordi sono aumentati dello 0,9%, mentre i consumi finali nazionali sono rimasti invariati. Le importazioni sono aumentate dello 0,2% e le esportazioni dell’1,2%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,1 punti percentuali alla crescita del Pil: e’ stato nullo il contributo dei consumi delle famiglie e della spesa della Pubblica Amministrazione (PA), mentre quello degli investimenti fissi lordi e’ stato positivo per 0,1 punti. La variazione delle scorte ha contribuito negativamente (-0,4 punti percentuali), mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto positivo per 0,3 punti percentuali. Il valore aggiunto ha segnato una variazione congiunturale positiva nell’agricoltura (0,8%) e nell’industria in senso stretto (0,1%), nulla nei servizi e negativa (-0,7%) nelle costruzioni. In termini tendenziali, il valore aggiunto e’ diminuito in tutti i comparti ad eccezione dell’agricoltura.asca
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