In Italia ci sono pi schiavi che prostitute e lo dimostrano i dati raccolti nel primo Rapporto sulla tratta e lo sfruttamento condotto dal Coordinamento nazionale delle comunit di accoglienza (Cnca) insieme alla Caritas, che sar presentato nelle prossime settimane. Lo ha detto don Armando Zappolini, presidente del Cnca, oggi a Pisa, durante un dibattito al congresso provinciale della Cgil. Le vittime di sfruttamento sessuale sono attualmente 8-10 mila – ha spiegato don Zappolini – contro le 10-15 mila vittime di sfruttamento lavorativo, gestito in modo esclusivo dalle organizzazioni mafiose. E’ un dato sorprendente sul quale la politica al momento non ha ancora adottato misure efficaci di contrasto e che precipita il nostro Paese ai tempi del feudalesimo. In particolare, ha spiegato il sacerdote, durante la stesura del rapporto sono state rilevate criticit di tipo politico, di governo del sistema, di applicazione dell’istituto della protezione sociale, di carattere progettuale e operativo. La scarsa attenzione della politica al fenomeno della tratta – ha concluso – e del grave sfruttamento viene indicata come criticit prevalente che, conseguentemente, determina l’assenza di un piano nazionale antitratta ma anche la inottemperanza di normative e documenti di indirizzo europeo e internazionale che l’Italia ha sostenuto, recepito o ratificato nel corso degli ultimi 15 anni. (ANSA).
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