Sempre pi elevate e diffuse le sofferenze bancarie in Toscana, mentre calano gli impieghi: secondo l’ultimo rapporto Ires-Cgil, a settembre 2013 l’importo complessivo delle sofferenze ha toccato quota 11,546 miliardi di euro contro gli 11,063 di giugno (+4,4%), mentre il numero di soggetti a sofferenza passato da 71.532 a 74.231 nello stesso arco temporale. La provincia con la quota maggiore di sofferenze Firenze (28% del totale), seguita da Arezzo (12%), Lucca e Prato (10%). In parallelo, gli impieghi nei settori produttivi sono in costante calo: a novembre 2013 la flessione su novembre 2012 stata del 10,7% per le costruzioni, dell’8% per l’industria in senso stretto e del 6,2% per i servizi. Sarebbero necessari interventi massicci – ha spiegato il direttore di Ires Toscana Fabio Giovagnoli – sul credito, dei consumi, sulle politiche industriali: solo cos si potr attivare un nuovo moltiplicatore degli investimenti.(ANSA).
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