Si tenuto stamattina presso la sede regionale di Via Pico della Mirandola l’incontro per fare il punto sul rilancio aziendale di Targetti. Al tavolo erano presenti i rappresentanti di Comune e Provincia di Firenze, le organizzazioni sindacali ed i Responsabili del Personale e della Produzione dell’azienda.L’Assessore Simoncini ha aperto la discussione chiedendo all’azienda di informare il tavolo sul piano industriale in via di definizione e sull’andamento del confronto in corso con il sistema creditizio per la ristrutturazione del debito.Dopo l’accordo firmato con Fiom e Fim lo scorso 4 novembre, per prorogare l’ammortizzatore a tutti i 250 dipendenti per 12 mesi e con l’anticipo delle mensilit da parte di un istituto bancario, l’azienda ha presentato per il 2014 un piano di investimenti di un milione di euro per nuovi prodotti e progetti innovativi, oltre a 350 mila euro destinati alla partecipazione alla Fiera di Francoforte, dedicata all?architettura, all?illuminazione e alla tecnologia, alla quale da anni non prendeva pi parte.Le intenzioni di budget, dopo un 2013 che ha visto raggiungere le previsioni, sono quelle di chiudere l’anno in pareggio e di cedere la controllata Poulsen, motivo per il quale la dirigenza ritiene che Targetti dovr dimostrare di riuscire a camminare da sola.Targetti conferma il numero di esuberi, i 160 annunciati la scorsa estate, e prevede inoltre di contenere i costi ottimizzando la catena di fornitura.La Regione Toscana ha assicurato che, anche per il 2014, a prescindere dal taglio preannunciato dal governo nazionale, la manterr i livelli di integrazione regionale per il contributo ai lavoratori con contratto di solidariet .Ha cos commentato Moreno Razzolini della Fiom Cgil di Firenze: Apprezziamo il piano messo in atto dalla direzione aziendale, tuttavia riteniamo debba essere fatto un ulteriore sforzo al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali attuali ed il Segretario Generale della Fiom Cgil, Daniele Calosi precisa: I lavoratori sono in ammortizzatori sociali dal 2008, con il 2014, arriveranno a sette anni e non pensabile che gli oneri di rilancio siano solo a loro carico.Le parti si sono lasciate convenendo di continuare ad aggiornarsi mettendo in calendario ulteriori incontri volti a mantenere i livelli occupazionali e garantire il rafforzamento dell’azienda. ac nb
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