Interrogazione in commissione della senatrice Pd Maria Grazia Gatti per chiedere al Governo quale sia la politica industriale volta allo sviluppo del motociclo in Italia e quali iniziative intenda adottare per favorire la piena operativit e produttivit di un settore che riveste una notevole importanza nel nostro Paese e in particolare in Toscana sede del pi grande costruttore europeo di veicoli motorizzati a due ruote. Nelle scorse settimane il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, ha annunciato l’intenzione del Governo di adottare provvedimenti finalizzati all’incentivazione del settore industriale, per agevolare la ripresa del comparto, ma tra gli ambiti di intervento annunciati non rientrano quelli legati allo sviluppo e al potenziamento dell’industria dei motocicli. Questo – afferma Gatti in una nota – nonostante l’esistenza di un gruppo come Piaggio che a Pontedera impiega quasi 3 mila dipendenti, in un contesto che vede sempre pi difficolt nella produzione di veicoli a 3 e 4 ruote. Durante questo lungo periodo di crisi, sottolinea la senatrice pisana, lo stabilimento, pur non sfuggendo alle conseguenze prodotte dalla sfavorevole congiuntura economica, riuscito a reggere la crisi, grazie ai valori positivi del mercato statunitense e all’ampio ricorso agli ammortizzatori sociali: particolare importanza ha rivestito l’utilizzo dei contratti di solidariet , prorogati anche per l’anno in corso. Tuttavia Piaggio non ha ancora preso impegni per i prossimi cinque anni e, secondo Gatti, le esitazioni sugli investimenti derivano anche dalla preoccupazione causata dalla crisi della produzione di serie del marchio Aprilia, precipitata dai 90 mila scooter venduti nel 2008 ai 30 mila del 2013, e dall’asserita incapacit di risollevare il mercato delle tre ruote. Il contesto descritto – conclude – rileva la necessit di interventi in grado di valorizzare realt produttive sane, come Piaggio, e di renderle pronte a sfruttare proficuamente le occasioni che la prospettata ripresa economica potr fornire. La politica industriale del Governo deve necessariamente tener conto del mercato delle due ruote, per preservare e sviluppare un settore fondamentale dell’apparato produttivo italiano.(ANSA).
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