I sindacati fiorentini dei trasporti sono preoccupati per il futuro di Linea spa: secondo Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal le regole concorrenziali della gara regionale del Tpl escludono l’azienda (partecipata da Ataf, Cap e Autolinee Toscane) e non esistono certezze sulla possibilit di partecipare ai ‘lotti deboli’ della gara (come i servizi per gli studenti e i disabili) che prevedono regole meno restrittive. Le Rsa hanno scritto al Cda e agli azionisti per avere risposte sul futuro dell’azienda, che conta 216 dipendenti e gestisce 45 linee fra urbane e suburbane, con un utile di oltre 500 mila euro nel 2012 che dovrebbe essere migliorato nel 2013. Cosa sar – si chiedono i sindacati – di Li-nea spa? Continuer a esistere dopo la gara regionale, oppure sparir ? E cosa accadr ai lavoratori? Dove e a quali condizioni verranno reintegrati? Sar sempre possibile assicurare un rapporto capillare con il territorio e un buon servizio ai cittadini?.(ANSA).Esclusa dalla gara regionale, l’azienda potrebbe anche rischiare di scomparire. E con lei, potrebbe scomparire il lavoro per 219 dipendenti.ll futuro di oltre 200 lavoratori rimane sospeso: l’azienda per la mobilit fiorentina Li-nea spa, costituita da Ataf, Cap e Autolinee Toscane infatti stata esclusa dalla gara regionale per la nuova gestione del trasporto pubblico locale. Autolinee Toscane fa capo a sua volta all’azienda francese RATP che si trova in competizione con le altre componenti di Li-nea per l’assegnazione del servizio. Proprio questa concorrenza interna, secondo il bando regionale, pregiudica la partecipazione alla gara e rende incerte le sorti dei lavoratori. Il timore degli organi sindacali risiede soprattutto nell’eventuale scorporamento di Li-nea o addirittura nella sua sparizione: l’azienda ha sempre concluso gli anni con un bilancio in attivo (nel 2012 con un utile netto di oltre 500.000 euro) e la chiusura totale sarebbe un’offesa a tutti coloro che vi hanno investito tempo ed energie.Quando siamo nati avevamo a disposizione solo un piazzale fangoso, ricorda Samuele Masini, delegato Fit-Cgil della societ Li-nea, mentre adesso l’azienda, con quindici anni di esperienza, pu definirsi fondamentale per il trasporto toscano, al secondo posto dopo Ataf. Per questo i lavoratori stanno lottando e chiedendo risposte, ma sembra che il loro problema non rientri tra le priorit dell’agenda della politica.Originariamente, Li-nea era composta da Cap, Ataf e Florentia Bus (ciascuna in possesso del 33%) che successivamente ha ceduto le quote ad Autolinee Toscane. Questa vendita ha comportato l’esclusione di Li-nea dalla possibile entrata nel consorzio Mobit. il quale adesso si trova in competizione con la francese RATP, attuale componente del gruppo Li-nea. Se Mobit vincesse la gara, difficilmente potrebbe riassegnare il servizio a un suo concorrente: di questo i lavoratori hanno paura. Hanno paura perch dietro a ogni autista c’ una famiglia che ha costruito una vita attorno a quel lavoro, ad esempio comprando casa vicino al luogo della tratta affidata all’azienda (che copre prevalentemente Scandicci).La politica assente, anzi, se possibile scappa. Perch si trova di fronte a una questione spinosa. I sindacati convocheranno a breve tutti i candidati sindaci della piana fiorentina, alzeranno la voce e faranno il possibile fino alla scadenza del bando fissata per fine anno. Se il concetto di gara regionale rimarr quello espresso da Rossi (unico gestore con unico codice fiscale) allora saranno pronti a collaborare. In ogni caso si augurano di far parte di un grande gruppo che permetta loro di proseguire il lavoro da dove lo hanno lasciato, nell’interesse dei cittadini e nel nome dei loro diritti. da www.stamptoscana.it,
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