Universit : Almalaurea,disoccupazione neolaureati 41,7%Cresce il divario di occupazione tra nord e sud ItaliaBOLOGNA(ANSA) – BOLOGNA, 13 GEN – Una disoccupazione giovanile che sale al 41,7%, e una sensibile crescita della differenza delle opportunit lavorative per i neo laureati fra Nord e Sud Italia. Sono questi i dati che spiccano nello studio di Almalaurea, il consorzio interuniversitario composto da oltre 60 Atenei italiani, sull’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro dopo il conseguimento della laurea. Tra le due zone dell’Italia il divario di 17 punti percentuali – scrive Almalaurea in una nota – in aumento di due punti rispetto a quanto rilevato nella precedente indagine del consorzio: il tasso di occupazione del 52,5% tra i laureati del Nord (tra i quali il 17% coniuga studio e lavoro) e del 35% al Sud e ci indipendentemente dalla sede universitaria dove i giovani hanno compiuto i propri studi. Succede cos che al sud i laureati triennali, anche nella speranza di un qualche ulteriore sbocco lavorativo, continuano gli studi verso un corso di secondo livello pi che al Nord: 59% contro il 51%. Al Centro l’occupazione pari 47%, mentre la quota che si dichiara iscritta alla laurea di secondo livello al 55%. Il differenziale territoriale – sempre secondo la ricerca di Almalaurea – si accentua consistentemente nei gruppi educazione fisica, linguistico ed economico-statistico, fino a raggiungere i 24 punti percentuali. Le donne al Sud sono le pi svantaggiate: 10 punti in meno nella occupazione, rispetto ai 4 punti al Nord. Le tradizionali differenze retributive di genere risultano inoltre accentuate al Sud: gli uomini guadagnano infatti il 41% in pi delle colleghe (contro il 26% nelle aree settentrionali). Da sottolineare, anche in tal caso, che le retribuzioni (quasi 2.300 euro) di quanti lavorano all’estero (anche a cinque anni pari al 7% del complesso degli occupati) sono significativamente superiori ai colleghi rimasti in madrepatria. La ricerca di Almalaura conferma anche la tendenza che vede pi elevati i guadagni mensili netti dei laureati al Nord (1.086 euro) rispetto alle regioni centrali (1.001 euro) e soprattutto nel Mezzogiorno (900 euro). Rispetto alla precedente rilevazione le retribuzioni risultano in diminuzione in tutte le aree considerate, dal 2,5% al Nord al 5% al Sud. Se si tiene conto del mutato potere d’acquisto dei laureati, registrato nell’ultimo anno, le differenziazioni si accentuano ulteriormente: rispetto allo scorso anno figurano infatti in calo del 5% al Nord e di quasi l’8% al Sud. Infine, tra i ‘fortunati’ giovani che hanno trovato occupazione al Sud, il 45% prosegue la medesima attivit lavorativa avviata prima di terminare gli studi universitari; tra i colleghi delle aree settentrionali, invece, la quota pari al 32%. L’indagine di Almalaurea, infine, rileva ampie differenze tra Nord e Sud anche come diffusione di attivit non regolamentate: 5 e 14%. (ANSA).
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