CRISI: TOSCANA, -1.8% INDUSTRIA IN 2ø TRIMESTRE 2013

La produzione manifatturiera in Toscana registra un calo dell’1,8% nel secondo trimestre 2013, accompagnato da un modesto ma significativo miglioramento del clima di fiducia delle imprese. Secondo l’indagine condotta da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, tuttavia, peggiorano le condizioni del mercato del lavoro, con una contrazione degli organici pari al -1,0% in termini tendenziali. Il fatturato subisce una ulteriore caduta (-3,0%), con l’export che registra una frenata (+0,3%), imputabile alla diminuzione delle vendite oltreconfine nel farmaceutico. I nuovi ordinativi, malgrado il positivo contributo dell’estero (+1,6%) continuano a contrarsi (-2,7%), ma il portafoglio ordini medio Š in grado di assicurare 77 giorni di produzione (66 giorni nel secondo trimestre 2012). Leápiccoleáimpreseáhanno quasi dimezzato le perdite subite sia in termini di produzione (da -6,3 a -3,4%) e fatturato (da -6,1 a -2,9%) che di ordinativi (da -5,3 a -3,2%); leámedieávedono tornare in terreno positivo produzione (+1,2%) e ordinativi (+0,5%); leágrandi contengono il calo produttivo (-0,5%). Fra i singoli settori, cresce la produzione per la farmaceuticaá(+6,8%), l’elettronicaá(+7,2%) e l’abbigliamentoá(+3,0%). Contengono le perdite attorno ai due punti percentualiáalimentari,átessile, chimica: pi— gravi le perdite per legno e mobilio (-7,0%), pelletteria (-3,5%), calzature (-3,8%), meccanica (-4,6%).(ANSA).Crisi: Confindustria Toscana, la situazione rimane grave Per Unioncamere serve agire sull’internazionalizzazione I timidi segnali di ‘fine caduta’ dell’economia toscana non devono farci dimenticare che la situazione resta grave e l’incertezza profonda. Lo ha dichiarato in una nota Pierfrancesco Pacini, presidente di Confindustria Toscana, commentando i dati sulla produzione industriale nel secondo trimestre 2013. Le imprese dovranno proseguire i loro sforzi di riposizionamento di prodotto, processo e mercato, ha spiegato Pacini, secondo cui una ripresa autentica della Toscana, che non sia ancorata a pochi decimi di Pil, passa anche da uno shock competitivo del contesto in cui operano le aziende. Pi— competitivit… e pi— crescita per la Toscana sono i due obiettivi strategici da seguire anche per far ripartire l?occupazione, agendo su quattro leve: fiscalit…, in primis quella sul lavoro, semplificazioni, internazionalizzazione e credito. Secondo il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani, le linee guida per il futuro sono una sempre maggiore promozione delle nostre imprese all’estero, per guadagnare nuove fette di mercato, ma anche per affrontare i pi— dinamici mercati emergenti; la creazione di una corsia preferenziale di accesso al credito resta inoltre la priorit… assoluta, come mostrano indicatori del credito che negli ultimi mesi sono ulteriormente peggiorati. Sul fronte interno, Galgani auspica interventi a favore dell’occupazione giovanile e che aiutino le imprese a mantenere le risorse umane pi— qualificate. (ANSA).

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