Le vendite al dettaglio in Toscana sono calate del 4,8% nel secondo trimestre 2013: secondo Unioncamere Toscana, si legge in una nota, si tratta di un dato migliore rispetto al -7,6% medio nazionale, ed la prima frenata di rilievo al costante calo dei consumi nella regione. Si ridotta la rete del commercio al dettaglio (-0,3%) a causa della nuova flessione dei negozi non alimentari (-0,6%). Nel commercio di vicinato (da 1 a 5 dipendenti) il calo delle vendite stato del -5,2%: si riduce a meno di due punti la forbice con l?andamento delle grandi strutture (almeno 20 addetti), che perdono il 3,5%, peggior risultato trimestrale di sempre. Gli specializzati alimentari e non alimentari chiudono il trimestre con una perdita di circa il 5%; fra i non alimentari tutte le tipologie merceologiche rallentano le dinamiche negative, con punte negative per abbigliamento e accessori (-6,0%) e prodotti per la casaelettrodomestici (-6,3%). Si intravedono finalmente segnali di una possibile inversione di tendenza – ha dichiarato il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani – che va sostenuta con interventi che non deprimano i consumi, contenendo il carico fiscale sulle famiglie ed evitando un’ulteriore manovra correttiva sull’Iva.(ANSA).
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