In segno di protesta, bruceremo le lettere di messa in mora in piazza della Signoria, davanti al Comune. Questa, spiega il componente della rsu (rappresentanza sindacale unitaria) di Palazzo Vecchio Stefano Cecchi, sar una delle iniziative di lotta dura, stabilite oggi nel corso di una riunione dell’organismo di rappresentanza dei dipendenti comunali, contro la decisione dell’amministrazione di chiedere indietro ai proprio lavoratori parte dei soldi del fondo integrativo percepiti in questi anni. La misura, con il conseguente invio di lettere di messa in mora a 3200 addetti di Palazzo Vecchio, stata adottata in seguito all’avvio di due indagini, una del ministero delle Finanze ed una della Procura della Corte dei conti, sulla ‘lievitazione’ del fondo integrativo del Comune negli ultimi dieci anni. Ci sono inchieste in corso, ma vogliono anticipare le sentenze e portarci via i nostri soldi senza che sia un giudice, com’e’ doveroso, a decidere al riguardo – spiega ancora Cecchi – abbiamo gi provveduto, con i nostri avvocati a diffidare il Comune dal riscuotere i soldi, dopo la settimana dei Mondiali organizzeremo una grande assemblea e quindi una manifestazione in piazza Signoria nel corso della quale bruceremo in un fal tutte le lettere di messa in mora che ci sono state inviate. (ANSA).
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