IVA: CGIA MESTRE, CON AUMENTO ALIQUOTA IVA ITALIA DIVENTA PAESE PIU’ TARTASSATO

Se entro il prossimo 1 ottobre il governo Letta non riuscira’ a evitare l’ aumento dell’Iva, siamo destinati a staccare tutti e ad aggiudicarci la palma dei piu’ tartassati da questa imposta tra i principali Paesi dell’area dell’euro. Attualmente l’Italia condivide con il Belgio, la Spagna e l’Olanda il primato dell’aliquota ordinaria piu’ elevata (21%), seguono Austria (20%), Francia (19,6%) e Germania (19%). Lo rileva, in una nota, la Cgia di Mestre, spiegando che per scongiurare l’aumento dell’Iva e’ necessario trovare un miliardo di euro per gli ultimi 3 mesi di quest’anno e oltre 4 miliardi per l’anno venturo. Il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, si chiede come e’ possibile non riuscire a recuperare un miliardo di euro all’interno di una spesa pubblica complessiva della nostra Pubblica amministrazione che ammonta a oltre 810 miliardi di euro? Per il 2014 ricordo, in risposta a uno dei quesiti fatti da un membro delle Commissioni speciali riunite di Camera e Senato, che nell’audizione parlamentare del 2 maggio di quest’anno, il ministro Saccomanni ha avuto modo di ricordare che l’uscita dalla procedura di infrazione consentirebbe al nostro Paese di dedurre i cofinanziamenti interni dall’utilizzo dei fondi strutturali. Con il raggiungimento di questo obbiettivo avremmo a disposizione tra i 10 e i 12 miliardi di euro. Ora, visto che non siamo piu’ nel mirino dei tecnici di Bruxelles, non potremmo usufruire di questo tesoretto per recuperare i 4 miliardi necessari per evitare il ritocco all’insu’ dell’Iva nel 2014?. Secondo l’associazione, l’eventuale aumento dell’imposta pesera’ maggiormente sulle retribuzioni piu’ basse e meno su quelle piu’ elevate. A parita’ di reddito, inoltre, i nuclei familiari piu’ numerosi subiranno gli aggravi maggiori. ASCA

Pulsante per tornare all'inizio