Uno snellimento degli organismi provinciali, che diventeranno 4, per una riorganizzazione che comporti meno costi complessivi e pi vantaggi per i lavoratori. E’ quanto prevede il riordino della Uil Toscana, spiega una nota, illustrato oggi a Firenze dal segretario regionale Vito Marchiani. Le 10 strutture territoriali del sindacato toscano, corrispondenti alle attuali province, lasceranno il posto a 4 Camere sindacali territoriali (Cst), che vedranno l’unione di Firenze-Prato-Pistoia, Livorno-Pisa, Arezzo-Siena-Grosseto, e di Lucca-Massa Carrara. Si tratta di uno snellimento importante – spiega Marchiani – che porter benefici a tutto il sindacato. Una struttura pi snella significa anche meno costi e pi vantaggi per gli iscritti. D’altra parte abbiamo combattuto e stiamo ancora combattendo una battaglia per abbattere i costi impropri della politica. Ebbene, noi cominciamo da noi stessi, cercando di offrire un sindacato pi funzionale e pi presente nel territorio. Secondo il segretario la nostra presenza nel territorio e nei luoghi di lavoro non sar ridotta, ma mantenuta e ulteriormente rafforzata con l’investimento di altre tre sedi operative, in Versilia, ad Empoli e nella Toscana del sud. L’attivit operativa crescer ulteriormente, soprattutto nelle funzioni, nell’attivit sindacale, nella contrattazione, sulla fiscalit locale, tariffe, prestazioni sociali e con la diffusione e lo sviluppo di tutti i nostri servizi.(ANSA).SANITA’: TOSCANA; UIL, SITUAZIONE GRAVE E INSOSTENIBILE SERVE VERITA’, RESTITUIRE SOLDI SPRECATI PER MALVERSAZIONIAbbiamo respinto le proposte di ulteriori tagli e soppressioni al servizio sanitario toscano e per questo abbiamo anche interrotto i rapporti con la Regione sulla politica della salute. Poich i tagli sono stati molto superiori alla riduzione dei fondi del Governo, abbiamo la certezza che nella sanit toscana ci sia una situazione insostenibile e molto pi grave di quella che ci era stata illustrata, come dimostrato anche dai dati sui bilanci delle Asl, non soltanto a Massa ma anche a Siena, Pistoia e, forse, anche in quella di Careggi. Cos, in una nota, il segretario toscano della Uil Vito Marchiani. Pretendiamo verit – ha aggiunto -, la sanit non cosa loro, un diritto di tutti. Secondo Marchiani la Corte dei Conti sta agendo assurdamente contro i lavoratori e le Rsu del Comune di Firenze, contro coloro che non hanno alcuna colpa, ma come si comporter con i manager delle Asl, e con gli altri che ne sono stati complici e suggeritori? E’ bene che venga avviato un procedimento con la richiesta della restituzione dei soldi sprecati delle malversazioni. Per il segretario Uil va inoltre sconfitta la politica che per fare cassa sta pregiudicando la salute ed il reddito delle persone che lavorano e vivono in Toscana.(ANSA).COSTI POLITICA: UIL, IN TOSCANA PESANO PER 1,16 MLD ANNO OGNI CITTADINO CHIAMATO PAGARE 541 EURO PER MANTENERE ‘MACCHINA’Mantenere la macchina della politica e i suoi ingranaggi costa in Toscana oltre 1,16 miliardi di euro all’anno, tra spese dirette e indirette, e questo significa che i circa 2,1 milioni di contribuenti toscani pagano a testa 541 euro all’anno per ‘mantenere’, a tutti i livelli (dalla Regione, alle Province ai Comuni) la complessa macchina amministrativa locale. Ne d notizia la Uil Toscana, presentando oggi la riorganizzazione regionale del sindacato che prevede uno ‘snellimento’ delle strutture territoriali che da 10 passeranno a 4. Il sindacato ricorda che i dati sui costi della politica in Toscana sono del 2011 ma da allora la situazione non variata in maniera significativa. Per il segretario regionale della Uil Vito Marchiani fin da subito abbiamo presentato proposte concrete su che cosa doveva e poteva essere tagliato per creare benefici, risparmio e soprattutto per restituire reputazione e dignit al nostro sistema politico. Tutti i partiti, ed anche qualche collega degli altri sindacati, ci hanno subito accusato di demagogia e di antipolitica. Secondo Marchiani, oggi possiamo dire, senza ombra di dubbio, che questo problema diventato tema nazionale e generale. La sostanza, per, resta la stessa: rinviare, non fare nulla sperando che con l’assuefazione tutto venga presto dimenticato. La vicenda del ‘riordino delle Province’ ne un chiaro esempio.(ANSA).
39 3 minuti di lettura