Nel Paese c’? un grande disorientamento, non possiamo nasconderlo.Prima ? venuta la crisi, disseminando ogni giorno nel Paese notizie di chiusure, di procedure e di fallimenti, portando con s? migliaia di licenziamenti ai quali si sono contrapposte strenue resistenze, epiche lotte per difendere quella dignit? che veniva insidiata nella sua materialit? pi? profonda.Insieme a tutto ci? ? cresciuta la percezione evidente di una illegalit? diffusa e di una corruzione che sembra lambire ogni angolo della vita pubblica. Con essa lo scandalo del Monte dei Paschi, il coraggioso atto di denuncia nelle dimissioni del Papa e in ultimo il risultato elettorale.Quando avvengono cose cos grandi ce ne sono altre che rischiano di passare in secondo piano.Cos accade che non ci si fermi a riflettere che in un giorno della scorsa settimana 5 persone hanno perso la vita, uccise o suicidate per il lavoro. Che italiano venga preso in ostaggio e ucciso da terroristi nigeriani, mentre ?onorava la miglior tradizione del lavoro italiano all’estero?, come ha detto il Presidente Napolitano. Cos come capita di rimanere senza parole quando alla notizia che la Costa Concordia potrebbe essere smantellata a Piombino dando lavoro a centinaia di persone per diversi anni, si legge che tre parlamentari toscani scrivano al Presidente della Repubblica protestando il fatto che una decisione cos non pu? essere presa da un governo a termine, ignari del fatto che nessuno sa quando e se ci sar? un nuovo governo per mandare quel lavoro chiss? dove. E quasi si rischia di rimuovere il fatto che dentro una manifestazione dell’ANPI un gruppo di ?esaltati? aggredisca due donne e il presidente dell’ANPI Silvano Sarti, rei le prime di aver portato le bandiere del proprio partito politico, il PD, il secondo di non averlo impedito. Finisce cos per apparire superfluo sdegnarsi del fatto che nel Paese ci sia un ricco signore che vuole eliminare i sindacati, i partiti e raggiungere il 100% dei consensi. Credo invece non solo ci sia da preoccuparsi di questo grande disorientamento, ma probabilmente dovremo trovare anche le forze per farci sentire. Perch? l’intolleranza mina la democrazia e senza democrazia il lavoro perde sempre.Sabato prossimo lo faremo, con Susanna Camusso, a Firenze, con la ?Giornata della Memoria?, in ricordo di tutte le vittime di mafia, insieme a Libera e a tutti coloro che si battono contro la violenza e per la legalit?. ? tempo di reagire. Ed ? senz’altro una buona notizia che insieme a noi ci saranno CISL e UIL a sfilare dietro lo stesso striscione.
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