Ribaltiamo lo schema, si discute su cosa fare per il Paese che ha problemi e non credo tolleri balletti su alleanze. Il Pdl per una volta si riposasse. Lo afferma in conferenza stampa il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che dice assolutamente no a un ‘governissimo’ con il Pdl. Chi non riesce a garantire la governabilita’ al suo Paese non puo’ dire di aver vinto le elezioni, quindi noi non abbiamo vinto anche se siamo arrivati primi, dice Bersani. Questo e l’oggetto della nostra delusione, aggiunge. Pero’, avverte, la prima parola tocca a noi, anche se non abbiamo vinto, siamo arrivati primi, e ribadisce la volonta’ di essere utili al nostro Paese. La nostra intenzione non sara’ quella di predisporre diplomazia con questo o con quello, no a discorsi a tavolino su alleanze. Il leader del centrosinistra spiega che andra’ in Parlamento a proporre un programma basato su cinque punti: Riforma istituzioni, riforma della politica con nuova legge sui partiti, moralita’ pubblica e privata, difesa dei ceti esposti alla crisi, impegno per nuova poltica europea per il lavoro. A chi gli chiede se con Matteo Renzi al suo posto il centrosinistra avrebbe potuto vincere in maniera piu’ ampia, risponde: Tutto e’ sostenibile. Non credo che il problema sia Renzi, a cui voglio bene. Il problema e’ piu’ profondo: c’e’ un meccanismo di impoverimento come mai e’ avvenuto dal dopoguerra che induce a risposte semplificatorie da paret dell’elettorato. Interlocutori per alleanze? Con il Pdl non so, noi stiamo parlando di temi di legalita’, moralita’, sobrieta’ politica. Gli aderenti al Movimento 5 Stelle finora hanno detto ‘tutti i casa’, adesso dicano se vogliono andare a casa o se vogliono fare il bene del Paese. Come ho detto in campagna elettorale – sottolinea Bersani -, serve un governo di combattimento che non so come potrebbe essere chiamato a questo punto. Sulla sua eventuale durata non mi esprimo. Quello che faremo sara’ porre il Parlamento di fronte ai suoi problemi. Ci affideremo alle valutazioni del presidente della Repubblica a cui consegneremo le nostre opinioni sulla situazione. Tocchera’ decidere a lui come proseguire. Non intendo imbastire accordi da qui a quando decidera’ il capo dello Stato. Ripeto: se toccasse a noi, ci rivolgeremmo direttamente al Parlamento. Con Grillo – prosegue il leader del Pd – vedremo. Mi limito a dire che e’ troppo comodo scegliere tema per tema. Esiste anche il voto di fiducia. Queste sono le regole della nostra democrazia e delle istituzioni. Ognuno deve assumersi le sue responsabilita’. Se qualcuno dice ‘fuori dall’euro’, e’ chiaro che l’Italia va verso il disastro. Se invece si chiedono nuove politiche europee, si ha una voce in piu’. Infine, parlando di una possibile assegnazione della presidenza di una delle Camere ad altre forze politiche, Noi siamo favorevoli alla co-responsabilita’ sul piano istituzionale – dice Bersani -. il M5S e’ il primo partito alla Camera, bisogna che ciascuno si prenda la sua responsabilita’. ASCA
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