Tanta gente, tanti fiori e anche un ‘ulivo della pace’ in piazza Dalmazia a Firenze dove esattamente un anno fa Samb Modou e Diop Mor, senegalesi, furono uccisi dal killer razzista e di estrema destra Gianluca Casseri. Oggi, nell’anniversario della strage, quando rimasero feriti altri tre senegalesi dei quali uno Mustaf Dieng tutt’ora paralizzato, molte persone hanno deciso di passare dal luogo dell’agguato per portare un fiore e pregare nell’angolo della piazza dove stata affissa una targa in ricordo di Mor e Samb. Stamani una delegazione del comune di Firenze ha depositato una grande corona d’alloro e questo pomeriggio svariate associazioni ed altre realt locali sono arrivate in piazza Dalmazia per ricordare la strage. Qualcuno ha anche lasciato accanto alla targa un olivo dentro un vaso: albero della pace, si legge sul cartello attaccato alla pianta. La piazza nel pomeriggio si riempita dei tanti partecipanti al presidio antirazzista convocato, sempre in nome di Mor e Samb dalla comunit senegalese fiorentina. E’ stato installato un palco con uno striscione 13 dicembre mai pi Firenze, contro il razzismo… sempre!. Si sono susseguiti gli interventi di numerosi esponenti della comunit : ad aprire la manifestazione stato il presidente, Pape Diaw. C’ tanta gente in questa piazza – ha detto Diaw – e questo positivo perch significa che il nostro dolore per la morte di Mor e Samb diventato il dolore di tutta la citt . A nome delle famiglie della strage razzista del 13 dicembre noi siamo qui per dire a Firenze, grazie ti abbracciamo. Diaw ha anche bandito ogni possibilit di interpretare questa iniziativa in chiave politica o polemica: Noi siamo qui per ricordare e per conservare la memoria di ci che successo, diciamo no ad ogni altra interpretazione di questa manifestazione. (ANSA).Questo esecutivo non ha fatto niente per realizzare un piano contro il razzismo nel nostro paese come avevamo chiesto lo scorso anno, nei giorni immediatamente successivi alla strage: speriamo che ci pensi il centrosinistra, se andr al governo. Lo ha detto Pape Diaw, presidente della comunit senegalese fiorentina, a margine del presidio organizzato oggi a Firenze per ricordare Samb Modou e Diop Mor, uccisi nel capoluogo toscano il 13 dicembre dello scorso anno dal killer razzista e di estrema destra Gianluca Casseri. Noi avevamo chiesto – ha ribadito Diaw – di dare vita, per legge, ad un grande programma contro il razzismo cos come di applicare la legge Mancino per chiudere i posti dove il razzismo viene praticato e fomentato. Ma non c’ stato impegno su questo. Noi ora torniamo a chiederlo, aggiungendo che per scongiurare la nascita di nuovo razzismo occorre non solo la legge ma anche un intenso lavoro politico e culturale. (ANSA).AGGUATO FIRENZE: ROSSI, VITTIME PER NOI COME MORTI SU LAVORO PRESIDENTE TOSCANA,PER LORO STESSO CONTRIBUTO E ORA CITTADINANZALi abbiamo trattati come lavoratori italiani. Questo il commento del presidente della Regione Toscana Rossi riferendosi alle vittime senegalesi dell’agguato razzista di un anno fa a Piazza Dalmazia e Piazza San Lorenzo, Modou Samb e Mor Diop, e a Moustapha Dieng, reso tetraplegico dalle pallottole, insieme a Sougou Mor e Mbenghe Cheikh, feriti in modo grave. Il contributo di 20mila euro che abbiamo dato a ciascuna delle famiglie di Modou Samb e Mor Diop e a Moustapha Dieng, che purtroppo ancora in cura presso un ospedale fiorentino – prosegue Rossi – lo stesso che concediamo ai familiari dei toscani vittime del lavoro. Quanto abbiamo fatto semplicemente doveroso e dovuto, ma fa anche parte di quello spirito solidale, umano e civile che nella mente e nei cuori dei toscani. La Regione Toscana non dimentica e non fa chiacchiere – prosegue Rossi – ma gesti concreti di solidariet per costruire un clima nuovo di sensibilit e di accoglienza nei confronti dei migranti presenti sul nostro territorio. Abbiamo inoltre chiesto al presidente Napolitano – continua il presidente Rossi – di concedere ai tre senegalesi feriti, Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheikh, la cittadinanza italiana come atto concreto di riconciliazione con la loro comunit . Per ora hanno avuto i permessi di soggiorno temporaneo in attesa che si completi l’iter della pratica, in dirittura di arrivo, per la cittadinanza. E’ un impegno che abbiamo preso e vogliamo portarlo fino in fondo.AGGUATO FIRENZE: RENZI, FIRENZE NON E’ CITTA’ RAZZISTA SERVE ACCOGLIENZA BASATA SU REGOLEFirenze non una citt razzista, ne sono certo; Firenze, un anno fa, si svegliata vittima del razzismo. Cos come si svegli vittima della mafia quando un Fiorino distrusse l’accademia dei Georgofili e una parte degli Uffizi. In entrambi i casi siamo stati vittime di qualcosa di esterno a noi. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, ricordando, a margine dell’inaugurazione di un centro di accoglienza, la strage commessa il 13 dicembre scorso dal killer di estrema destra Gianluca Casseri, che uccise due ambulanti senegalesi, Diop Mor e Samb Modou, ferendone poi altri tre. Oggi – ha proseguito Renzi – io credo che la vera sfida, per noi, sia quella di insistere sul valore dell’accoglienza e dell’integrazione nelle regole; perch ci sono le regole che valgono per chi vuol esser accolto e integrato, non c’ una accoglienza dettata dal ‘bomba libera tutti’. Noi – ha poi aggiunto Renzi – coinvolgiamo persone sulla base delle regole che ci siamo dati e lo facciamo con l’umanit e la sensibilit di chi sa che le regole vanno rispettate. Stasera, per ricordare le vittime dell’agguato di Casseri, Renzi prender parte a Jocco, grande concerto antirazzista organizzato dal Comune al Palamandela al quale prenderanno parte numerosi artisti italiani e senegalesi, tra i quali Youssou Ndour (attuale ministro del turismo del Senegal), Elio, Paolo Hendel, Giobbe Covatta. Il ricavato della manifestazione (biglietti a 10 euro) sar devoluto alle famiglie dei cinque senegalesi coinvolti nella strage dello scorso 13 dicembre. (ANSA).
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