ÿ- IL TESTO – Preliminare di accordo regionale per lo sviluppo della Toscana – ÿIl Presidente della Giunta regionale Enrico RossiIl Segretario regionale della CGIL Alessio GramolatiIl Segretario regionale della CISL Riccardo CerzaIl Segretario regionale della UIL Vito Marchianicondividono la volont di un accordo regionale per lo sviluppo della Toscana, cos come comunicato dal Presidente presso la Giunta regionale nella seduta del 25 giugno 2012.Premessa Regione Toscana e CGIL CISL UIL ritengono che l’acuirsi della crisi economica e finanziaria europea, che sta provocando anche nel nostro territorio rilevanti difficolt sul versante occupazionale e della tenuta di interi comparti produttivi, necessiti interventi rapidi e innovativi al fine di difendere il patrimonio industriale esistente, incrementare la capacit di attrarre nuovi investimenti, consolidare le realt pi dinamiche, sia di impresa che di filiera, creando ?nuova e buona occupazione? in termini di contenuti professionali, inquadramento contrattuale e condizioni economiche. Il rischio di una prolungata recessione economica e la necessit di scelte per il rilancio della crescita, pur nella consapevolezza che le vertenze di carattere nazionale in settori strategici per il paese non siano risolvibili senza limpegno del Governo ed adeguate politiche industriali, rappresenta quindi un presupposto condiviso per azioni comuni rispetto alle possibili tendenze occupazionali negative, con particolare riferimento alle figure pi deboli sul mercato del lavoro come giovani e donne, nonch ai rischi per la coesione sociale e la solidariet territoriale.Temi di riferimento ai fini di un accordo regionale per lo sviluppo della ToscanaTutto ci premesso, le parti hanno condiviso nel merito sia alcune criticit contingenti (es. credito, vertenze aziendali, tagli nei bilanci pubblici, spending review, ecc.) sia le prospettive determinanti per il futuro della regione (es. infrastrutture, innovazione, equit sociale, ecc.), individuando diverse opportunit a partire dalla valorizzazione delle eccellenze pubbliche e private esistenti in Toscana.Lanalisi congiunta richiede pertanto ulteriori approfondimenti attraverso tavoli di lavoro su diversi ambiti di intervento regionale.Al riguardo, i temi di approfondimento preliminare sono: 1. Cabina di regia per la prevenzione delle crisi aziendali (con il coinvolgimento di Irpet, Associazioni di categoria, Organizzazioni sindacali) e per il coordinamento delle vertenze di carattere nazionale (es. settore ferroviario, siderurgico, navale)2. Realizzazione di infrastrutture strategiche (es. viabilit , ferrovie, lavori pubblici, logistica) e trasporto pubblico locale3. Politiche per laccesso al credito (es. garanzie, merito creditorio) e la razionalizzazione della PA regionale (es. spending review, evoluzione negli assetti istituzionali)4. Strumenti per la crescita delle imprese (es. strumenti finanziari, formazione, innovazione, export) e lattrazione degli investimenti (es. promozione, predisposizione di aree industriali, strumenti di incentivazione e supporto e scouting dimpresa)5. Modernizzazione dei servizi pubblici locali (es. servizio idrico, ciclo dei rifiuti), gestione del rischio idrogeologico e sviluppo del settore energetico6. Gestione del territorio (es. evoluzione degli strumenti urbanistici, sviluppo delle citt , politiche per ledilizia bio-sostenibile, promozione e turismo sostenibile, valorizzazione del patrimonio culturale)7. Sviluppo rurale (es. gestione del patrimonio agricolo e boschivo, uso dei beni civici) e crescita del settore agroalimentare (es. filiere integrate, agrienergie, polo agroalimentare)8. Gestione del sistema di assistenza socio-sanitaria (es. ISEE, fondo non-autosufficienza, interventi previsti dal piano sanitario e sociale integrato regionale, ecc.)9. Banda larga e semplificazione amministrativa (es. autorizzazioni, valutazioni di impatto, adempimenti amministrativi)I gruppi di lavoro dovranno formulare alcune proposte perseguibili, il cui livello di attuazione sia monitorabile e verificabile, da inserire in un patto complessivo per lo per lo sviluppo economico e sociale regionale da firmarsi entro il 30 settembre 2012, per poi avviare un confronto anche con enti territoriali ed associazioni di categoria.I presenti convengono inoltre sulla necessit di sollecitare il Governo per lapertura di una ?vertenza nazionale toscana?, sia per la risoluzione delle principali crisi riguardanti industrie strategiche per il paese, sia per la definizione di politiche industriali appropriate al rilancio dei settori manifatturieri presenti in Toscana.Firenze, l 12 luglio 2012Il Presidente della Giunta RegionaleIl Segretario regionale della CGIL (o suo delegato)Il Segretario regionale della CISL (o suo delegato)Il Segretario regionale della UIL (o suo delegato)ÿÿ- Rossi rilancia La guerra non si fa da soli – Accordo con i sindacati: nove tavoli contro la crisi -S alla concertazione¯. Il governatore Enrico Rossi `demontizza` la Toscana. Se il presidente del Consiglio attaccala condivisione delle decisioni con i sindacati definendola ®l`origine di tutti i mali, Rossi l`incorona come metodo di governo. E il giorno dopo ledichiarazioni di Monti, convoca in piazza Duomo Cgil, Cisl e Uilper la firma di un ®accordo per lo sviluppo della Toscana¯ che istituisce nove tavoli di confronto. ®Il percorso di guerra¯, dice ilgovernatore riprendendo le parole di Monti del giorno prima, ®non si fa da soli¯. Altrimenti, ®si rischia di sbattere¯, aggiunge. Ri- cordando che la parola `concertazione` compare, all`articolo 48, nello Statuto della Regione Tomio avviso sbaglia. Fa bene il governatore e rimettere intorno ad un tavolo i produttori della ricchezza di questo Paese¯.L`accordo Regione- sindacati in realt era stato concepito da tempo. Di fronte al mordere della crisi, damesi si stavalavorando al rinnovo e al potenziamento del dialogo. Sono state le accuse lanciate dal presidente Monti per aconvincere Rossi e i sindacati ad anticipare i tempi e a convocare una conferenza stampa per sottoscrivere l`accordo davanti alle telecamere. Un preliminare di ®accordo regionale per lo sviluppo della Toscana¯ che dovr p or- tare a proposte utili per un ®patto complessivo¯ da siglare entro il 30 settembre prossimo. E che ora porta la firma di Emanuele Mari golli per la Cgil, di Riccardo Cerza per la Cisl e di Vito Marchiani per la Uil.ÿÿ Nove tavoli per nove gruppi di lavoro: una cabina di regia per la prevenzione delle crisi aziendali, infrastrutture strategiche, accesso al credito, crescita delle imprese, modernizzazione dei servizi pubblici locali (dall`acqua ai rifiuti), gestione del territorio, sviluppo rurale, assistenza socio-sanitaria,banda larga e semplificazione amministrativa. In pratica, l`intero scibile di governo. Obiettivo, una ®vertenza nazionale toscana¯. E agiorni l` inte – sa verr sottoposta anche ai rappresentanti dell`industria, dell`artigianato e del commercio.®La concertazione vuol dire confronto¯, dice Marigolli della Cgil. ®L`accordo una speranza per i toscani, la speranza di non avere solo tagli¯, incalza il segretario regionale Cisl Cerza. MentreMarchiani della Uil dice che ®siamo a bordo di una nave che sta affondando e l`accordo una risposta¯. E Rossi rivendica: ®Su tasso di riformismo e d`innovazione non siamo inferiori ad altre regioni: alcune liberalizzazioni di Monti hanno rappresentato un arretramento rispetto alla Toscana, basti pensare alla gara del trasporto pubblico¯.di Massimo Vanni, La Repubblica ed. Toscana, 13.07.2012ÿLa Toscana sfida Monti ®Concertare serve a crescere¯ÿ Accordo tra Regione e sindacati. Il governatore: ®Trovare insieme le soluzioni per uscire dalla crisi¯ Il presidente del Consiglio Mario Monti dice che la concertazione ®ha generato i mali contro cui noi combattiamo¯. Il presidente della Regione Enrico Rossi risponde che ®in Toscana la concertazione pi viva che mai ed strumento per cercare le soluzioni alla crisi e riavviare lo sviluppo¯. Pensieri all`opposto. Nelle parole, ma anche nei fatti.INTESA SU 9 PUNTI Rossi, insieme ai segretari regionali di Cisl e Uil, Riccardo Cerza e Vito Marchiani, e Manuele Marigoli, della segreteria regionale della Cgil, ha sottoscritto ieri un Accordo per lo sviluppo della Toscana che fa proprio della concertazione tra amministrazioni e sindacati la leva grazie alla quale individuare le soluzioni per rimettere in moto l`economia regionale e al tempo stesso salvaguardare i servizi. L`intesa prevede l`impegno a dare vita a 9 gruppi di lavoro dedicati a temi specifici (dalla prevenzione delle crisi aziendali alle infrastrutture, dall`accesso al credito a strumenti per la crescita, dalla modernizzazione dei servizi pubblici locali alla gestione del territorio e dello sviluppo rurale, dall`assistenza socio-sanitaria alla semplificazione burocratica e alla banda larga) che dovranno formulare proposte concrete, verificabili e monitoratili, da inserire in un Patto dello sviluppo che dovr essere firmato entra il 30 settembre 2012. Un percorso che, nelle intenzioni del governatore, sar ora allargato anche alle associazioni datoriali e alle categorie economiche. Parallelamente, inoltre, Regione e sindacati si sono impegnati a sollecitare il governo per l`apertura di una vertenza nazionale toscana che riguardi sia la risoluzione delle principali crisi aziendali, sia la definizione di politiche industriali per il rilancio dei settori manifatturieri presenti in Toscana.ÿIL VALORE DELLA CONCERTAZONE ®In Toscana la concertazione un valore, testimoniato anche dall`articolo 48 dello Statuto regionale – ha detto Rossi Alle istituzioni spetta il compito di decidere, ma attraverso il confronto con le rappresentanze sociali¯. Il presidente ha rivendicato il fatto che ®la Toscana pratica la concertazione da sempre e ai massimi livelli possibili>, e nonostante questo (o forse grazie anche a questo) ®alcune riforme che ha fatto il Governo Monti rappresentano addirittura un arretramento rispetto alla realt della Toscana¯Al riferimento di Rossi alla ®ga- ra unica per il trasporto pubblico regionale, alle tre Ato per i rifiuti, a un unico Ato per l`acqua, allo scioglimento delle 14 Apt e alla riforma della sanit >, e tutto questo, spiega, ®d`accordo con sindacati e forze sociali perch quando gli obiettivi sono difficili e impegnativi, si raggiungono meglio attraverso il confronto. Ed anzi prezioso il contributo di chi conosce i problemi e le questioni concrete per individuare soluzioni condivise ed efficaci¯. E se il presidente toscano si detto d`accordo con Monti sul principio di essere ®davanti ad un percorso di guerra“, sul metodo la divisione profonda. ®La guerra non si fa da soli, la si fa raccogliendo tutte le energie, chiedendo a tutti quello che possono dare, facendo in modo che tutti si sentano coinvolti e responsabili. Monti invece sembra andare in altra direzione e cos rischia di sbattere o di andare tutto a destra¯. Parole che hanno raccolto il plauso anche del presidente degli industriali fiorentini Simone Bettini. ®Rossi fa benissimo, non bene.Perch in questo Paese chi produce la ricchezza sono le imprese e i lavoratori, chi pensa di dividere questo binomio a mio avviso sbaglia¯. Quanto alle parole di Monti sulla concertazione, Bettini ha precisato che ®se la leggiamo per non far niente ha sicuramente ragione ma se serve a capire le istanze dei vari attori dell`economia nazionale un segno pi che mettiamo al risultato finale¯.Plauso di Confindustria: ®Il binomio tra imprese e lavoratori genera ricchezza, chi vuole dividerlo sbaglia¯LO SCENARIORestano le incognite sul personale regionale e le aziende in house Il confronto va avanti. Dopo l`incontro di mercoled ieri ipresidente di Regione si sono nuovamente seduti al tavolo col presidente del consiglio Mario Monti cercando di sviscerare ulteriormente il decreto legge 95 e la cosiddetta spending review. Tra i molti temi in discussione (oltre ai gi citati tagli alla sanit e al trasporto pubblico locale che potrebbero gravare gi sul bilancio di quest`anno) c` anche quello relativo al personale della pubblica amministrazione e al futuro delle cosiddette societ in house vale a dire quelle interne alle regioni stesse. Il governo ha sinora ipotizzato una riduzione del 10% del personale (per la Toscana significherebbero circa 160 persone al netto della sanit ) e del 20% a livello dirigenziale (circa 30persone). Quanto alle societ in house (in Toscana ci sono Arrr e Sviluppo Toscana) una prima ipotesi parlava di una loro immediata soppressione ma su questo capitolo sono stati presentati numerosi emendamenti e, tra le varie ipotesi, si sta valutando anche il posticipo di un anno del provvedimento.ÿdi OSVALDO SABATO e FRANCESCO SANGERMANO, L’Unit ed. Toscana, 13.07.2012ÿÿRossi, la mossa anti-Monti ®Non si governa da soli¯ – Il governatore rilancia con i sindacati il patto di concertazioneÿ – ®Il premier rischia di andare a sbattere, o di finire tutto a destra¯ Gli sms di convocazione sono arrivati ieri mattina, alle 9.3o. Sindacati e giornalisti sono stati radunati alle il dal presidente della Regione, Enrico Rossi, per la firma di un accordo sulla concertazione. Cos il governatore ha voluto rispondere al premier Mario Monti, marcando la distanza a ®sinistra¯ dal professore appena 24 ore dopo le sue parole sui danni che la concertazione ha fatto al Paese. Ma anche dal sindaco Matteo Renzi che tra i suoi primi atti ha ®seppellito¯ proprio la concertazione. Una doppia discontinuit che Rossi ha concretizzato firmando, assieme a Cgil, Cisl e Uil, due pagine sulle criticit e sulle misure per il rilancio dello sviluppo in Toscana. Il presidente della Regione non si nascosto ed ha rivendicato chiaramente il significato tutto politico dell`intesa. ®Vista la situazione – ha detto – questo accordo ha una particolare evidenza politica. Il messaggio che vogliamo dare che non si governa da soli. Sono convinto anch`io come Monti che abbiamo davanti un percorso di guerra, per questo percorso non si fa da soli, si fa coinvolgendo le migliori energie, cercando di chiedere a tutti quello che possono dare, secondo le proprie possibilit e di sentirsi responsabili. Altrimenti Monti rischia di sbattere, o di andare tutto a destra¯. Rossi ha chiarito la sua concezione di concertazione: ®E prevista dallo Statuto della Toscana, all`articolo 48, perch noi pensiamo che non si governa da soli, ma che si debba governare con il confronto con le forze sociali;poi alle istituzioni spetta naturalmente il compito di decidere¯. E il giudizio del premier sulla concertazione come causa dei mali che af- figgono l`Italia? ®La Toscana pratica la concertazione da sempre e ai massimi livelli possibili, e dimostra che si pu fare ed avere un tasso di riformismo e innovazione non inferiore alle altre regioni. Alcune riforme che ha fatto il governo Monti rappresentano addirittura un arretramento rispetto alla Toscana. Abbiamo in corso una gara unica per il trasporto pubblico regionale – ha proseguito Rossi Abbiamo fatto tre Ato per i rifiuti, un`unica Ato per l`acqua, abbiamo sciolto le 14 Apt e razionalizzato la politica di promozione turistica, abbiamo riformato la sanit , e tutto questo d`accordo con sindacati e forze sociali, perch quando gli obiettivi sono difficili e impegnativi si raggiungono meglio attraverso il confronto. Ed anzi prezioso il contributo di chi conosce i problemi e le questioni concrete per individuare soluzioni condivise ed efficaci¯.ÿÿ Per il governatore ®Monti sta andando verso l`isolamento e considera il dialogo sociale negativo. Per noi, invece, proprio perch il momento difficile, serve il dialogo e si pu fare presto e bene¯. ®Capiamo le necessit del governo ma non il metodo, noi siamo per un altro metodo – ha sottolineato Rossi – Concertazione non vuoledire pace sociale, vuol dire ascoltare.Anche il governo dei professori, dei tecnici, poteva ascoltarci e avremmo avuto proposte interessanti per la revisione della spesa. Noi comprendiamo la necessit di tagli, anche dolorosi – ha concluso prima di sedersi al tavolo con i sindacalisti per la firma – e ci va bene farli, anche nella sanit , mentre dovremo avere il lo% di dipendenti in meno (circa venti dirigen- ti sui cento attuali e 160170 dipendenti sui 1.70o impiegati, ndr) anche se non assumiamo da anni. Ma i tagli non bastano. Occorre tenere conto anche del loro impatto sociale. Ci si salva da questa situazione con il coinvolgimento di tutti. Noi seguiremo il governo e prenderemo provvedimenti subito, non si pu certo aspettare settembre od ottobre¯. Niente ferie quindi per assessori e Consiglio regionale? ®C` da lavorare. Ci saranno tagli per 12o milioni in meno di sei mesi e come ho detto anche ai consiglieri non possiamo aspettare ottobre per farli…¯. L`intesa tra Regione e sindacati prevede nove tavoli su altrettanti questioni – crisi aziendali, infrastrutture, credito, attrazione degli investimenti, servizi pubblici, gestione del territorio, agricoltura, sistema socio-sanitario e semplificazione amministrativa – con proposte concrete da presentare entro settembre e possibile allargamento dei tavoli alle categorie economiche e imprenditoriali, nonch la richiesta al governo di aprire un tavolo sulla ®vertenza Toscana¯. Anche Cgil, Cisl e Uil hanno difeso la concertazione – ®l`accordo una risposta importante per evitare che la nave affondi e rendere pi attrattiva e competitiva la Toscana¯ – e attaccato Monti: ®Occorre dare anche speranza – ha detto Riccardo Cerza, segretario toscano della Csil – e la concertazione l`unica strada. E noi dobbiamo ripartire dalle eccellenze pubbliche e private che abbiamo¯. ®Anche il sindacato deve cambiare – ha aggiunto Vito Marchiani, segretario regionale della Uil – Ma insieme alla Regione vogliano riappropriarci delle politiche sui servizi, sul sociale, industriali¯.di Mauro Bonciani,ÿCorriere Fiorentino, 13.07.2012ÿReazioni Confindustria plaude all`intesa ®Chi produce deve dialogare¯®La accoglieranno benissimo¯: cos il presidente di Confindustria Firenze Simone Bettini ha risposto all`intenzione di Rossi di sottoporre ai rappresentanti dell`impresa il protocollo tra Regione e Cgil, Cisl e Uil. ®Il punto principale che chi produce la ricchezza sono le imprese con i lavoratori: chi pensa di dividere questo binomio a mio avviso sbaglia – ha detto Bettini (sotto, nella foto) – Fa bene il governatore a cercare di rimettere intorno a un tavolo i produttori della ricchezza di questo Paese, perch solo se riproduciamo la ricchezza poi possiamo discutere sucome spartircela e dividercela¯. E sulle parole di Monti, Bettini ha sottolineato che ®se la concertazione noi la leggiamo come un far niente sicuramente ha ragione lui, ma se la concertazione la prendiamo nel senso di capire le istanze degli attori d Weconomia nazionale un segno al risultato finale¯. Sostegno a Rossi arrivato anche dal responsabile economia e lavoro delPd della Toscana, Ivan Ferrucci ®La recessione in atto richiede di fare scelte strutturali, difficili e che richiedono la concertazione con le tutte le categorie sociali e economiche. Lo strumento di un patto tra tutte le parti sociali e il mondo produttivo il modo di impegnare tutti nel perseguimento di tale obbiettivo¯.Corriere Fiorentino, 13.07.2012
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