La manovra varata dal Governo con il Decreto Legge del 13 agosto incassa una completa bocciatura da parte della CGIL. Con questo provvedimento si condanna il Paese alla recessione e alla disgregazione sociale per difendere invece le grandi ricchezze e gli interessi che rappresentano la base di consenso del Governo. La manovra depressiva e socialmente iniqua, perch non viene destinata alcuna risorsa n alla crescita, n all’occupazione, mentre i redditi e i consumi dei cittadini continuano a ridursi. Per la CGIL ad essere colpiti dal provvedimento sono, ancora una volta, i soggetti sociali pi deboli: lavoratori, pensionati, famiglie, mentre si continua ad evitare di intervenire sull’evasione fiscale, sulle rendite finanziarie e sulle grandi ricchezze.La CGIL non si rassegna e con lo sciopero di marted 6 settembre vuole sostenere le proprie proposte in funzione di un diverso modello di sviluppo che favorisca la crescita e loccupazione, pi giustizia redistributiva della ricchezza ed un diverso modo di produrla.Neanche le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza si rassegnano e aderiranno allo sciopero per l’intera giornata.
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