TOSCANA: UN ECONOMIA IN AFFANNO, DILAGA LA PRECARIETA

La fotografia che emerge dal secondo rapporto dell’IRES Toscana realizzato con il contributo del dipartimento mercato del lavoro e attivit? produttive della CGIL regionale e della FISAC, indica abbastanza chiaramente alcuni andamenti dell’economia regionale.Il primo trimestre 2011 segnala un rimbalzo della cassa integrazione rispetto all’ultimo trimestre 2010 con oltre 11.410.000 ore rispetto a 10.698.000 ( + 6,5%) con punte particolarmente accentuate nel settore metalmeccanico e soprattutto per ci? che riguarda la cassa in deroga delle piccole imprese.Le persone in cerca di lavoro in Toscana superano le 100.000 unit? e in alcune aree come la costa la percentuale di disoccupati ( 7.2%) supera la media toscana ( 6,1%) e si avvicina a quella nazionale (8%).Gli avviamenti al lavoro nel 4? trimestre 2010 sull’ultimo 2009 segnalano una variazione assoluta negativa del -8.6%Il tasso di attivit?, ? segnato dall’ulteriore scoraggiamento delle fasce deboli, che rinunciano a cercare lavoro e scende ancora ( dal 68.9 al 68%). Il dato ? particolarmente negativo per le donne ( -1,3%) il cui tasso di attivit? in alcune aree come sulla costa ormai ? attestato sul 55%.Particolarmente sconfortante il dato sulla precariet?: nell’ultimo trimestre gli avviamenti a tempo indeterminato scendono da 18.500 a 12.553 e costituiscono ormai solo l’8.4% del totale. Cala anche il tempo determinato, l’apprendistato e crescono tutte le forme di lavoro a progetto ( +65.2%) in partecipazione ( +27%) i tirocini ( +49.1%) che costituiscono ormai quasi il 90% del totale dei nuovi avviamenti.In quest’ultimo caso su oltre 14.757 tirocini attivati nel 2010 solo in 96 casi si ? avuta una trasformazione in contratto stabile!!!Nell’ultimo trimestre torna a crescere ( invertendo la tendenza) il numero delle iscrizioni alla mobilit? ( + 2,4%) con dati pesantemente negativi a Massa, Arezzo,Grosseto e Lucca. Continua a crescere in modo inarrestabile lo stock di chi ? in mobilit? ( +1.8% 2010 su 2009) ( +50% nel 2010 sul 2009)La produzione industriale cresce del 2.4% in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti ed ? segnata soprattutto dal recupero dell’area centrale e in modo particolare Prato.Migliore sembra essere la performance dell’export che acquista maggior peso nel 2010 sull’insieme del dato nazionale ( 7,9% del totale) confermando il dato 2009, in miglioramento sul 2008.Particolarmente interessante la proiezione sui redditi e la situazione immobiliare dei cittadini toscani che testimonia di come una percentuale qualificabile intorno al 5% sia fortemente esposta su mutui o affitti in modo tale da veder fortemente la propria stabilit? come nucleo familiare in caso di perdita del posto di lavoro o di cassa integrazione perdurante.Tutte le provincie raddoppiano le sofferenze bancarie ( Arezzo +193%) Prato ( +155%) Grosseto (+162%) Firenze (+136%) a dimostrazione della fragilit? del nostro sistema produttivo e del perdurare della crisi.Diminuiscono del 2,5% anche i depositi bancari.CGIL Toscana

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